Tavolo per Due: Poesia Erotica di Desiderio Proibito | Bynyno

Tavolo per due al buio poesia erotica Bynyno

Un tavolo per due e, ci sediamo come due amanti pieni di bugie e, segreti che si sanno, sono come notti che si consumano a metà, ore di un tempo che si ferma e, ci lascia soli a parlare. Mangi e sei bella, vorrei buttare tutto giù dal tavolo, lasciare che tu ti sieda sopra e, poterti leccare la passera, come si deve fare, come si deve pensare per tirare avanti. Si ti vorrei leccare la fica, su questo tavolo siamo soli, il locale ha chiuso per noi, tu mi guardi e hai paura del domani, io non posso tenerti per mano ma, dentro di me sei, il spargi sale per il mio sangue ghiacciato. Tutto al buio, solo i tuoi gemiti e, i miei respiri per non morire dentro la tua passera bagnata. Lo so che non vorresti ma, rifiutare è l’ottavo peccato capitale. Ti penetro forte, ti bacio e le mie mani che si aggrappano alla tua schiena. Vorrei scoparti senza fermarmi, vorrei scoparti e darti, quello che non ti ha mai dato nessuno, mi guardi come se lo sai che ci dimenticheremo l’attimo ma, mai il momento, non ti permetto di fumare, devo finire di scopare il tuo corpo che, necessito come il vino bianco, come lo spumante di una festa che passa e si ride solo a metà. Ti faccio ridere lo so, è il mio mestiere, tengo in vita tutto quello che tende a morire. Dai che sto per sborrare dentro la tua fica, siamo io e te da soli a questo tavolo per due, non ti vergognare. Nessuno lo saprà mai, che ti ho amato più io che, altri uomini per tutti i loro anni di vita. Sei il mio orgasmo quotidiano, sei la mia uniforme, sei la lacrima che esce da questo cuore e, di poesie ne ho tante da poterti dire. Si, vengo e, si accendono le luci, la gente che parla e fa rumore, tu che continui a parlare, io mi guardo attorno è, solo un sogno. Si, espresso grazie, macchiato. Sei bella, sei come la luna che si meraviglia con la stella, sei la sottile linea che divide la voglia che ho di vivere e quella di morire. Usciamo dal ristorante e, sei a braccetto con me, in un certo modo, in questi anni mi sono preso cura di te.

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