Sporca Vergogna

Sporca Vergogna

Un grido d’amore che non ha pudore.

Vergogna, provo vergogna, perché non riesco a stare senza di te. Sei una malattia che abita dentro di me e, ogni volta risveglia in me, perversioni seppellite,prive di confini. Mi guardi e ti guardo, sei in attesa, restiamo qualche minuto cosi, non si parla, non c’è il tempo e la voglia di farlo. Mi avvicino al tuo collo, ne osservo le piccole vene, il colore bianco latte, sento il tuo respiro aumentare, ti bacio lentamente, il cuore che riceve impulsi nuovi, voglio toglierti la maglietta ma, la strappo, le mie mani che sfiorano la tua schiena e poi sul culo, rimani con i seni di fuori, li lecco, ho sempre sognato i tuoi capezzoli consumati, la mano sui tuoi capelli, li tiro leggermente, ho fame di te. Provi a dire qualcosa ma, non ho tempo, devo chiederne di piu alla vita per poterti vivere ancora di piu. C’è un piccolo tavolo. Ti appoggi e , ti metti a pecora, mi mostri il culo, mi guardi e ridi, mi abbasso e ti lecco, sei, un mare incontenibile, ti lecco senza sosta ti lecco lentamente, ti lecco senza un domani, il clitoride che si appoggia sulla mia lingua, le dita che mi aiutano, ho il cazzo durissimo, non c’è la faccio piu. Ti penetro, oddio, sento le pareti della tua fica stretta, sei un lago, sei calda,e io sono pieno di sborra, ho le palle pienissime. Ti prendo per i capelli, formo una coda da tirare, mentre ti scopo,lentamente poi forte, sempre di piu, le mani si spostano sul culo, spingo sempre di piu mentre lo afferro completamente, lo prendo a schiaffi, mentre ti sto scopando forte, tu ansimi, urli, perché è tanto che non lo fai, non mi fermo, ti prendo per i fianchi, sempre piu dentro, sempre di piu, corpo con corpo, la tua carne con la mia, i stessi brividi, i stessi respiri, sto per sborsare, facciamolo insieme, dimmi quando vieni, dimmelo, dai dimmelo, non c’è la faccio più, mi stacco da te, ti prendo, ti sposto e ti faccio inginocchiare, ti voglio venire i faccia, voglio riempirti completamente di sperma caldo. Ecco, mentre me lo succhi, ti guardo e poi, sollevo gli occhi al cielo, li chiudo, sto sborrando ma, quel momento rimane come una scossa, mi toglie il respiro, mi toglie la vista, il suono, brevi secondi, tiro fuori ogni cosa, qualsiasi cosa. Su di te, in faccia, sei piena, sei immersa. Senza forze, senza piu nulla, con te non ho piu nulla, ti sei presa tutto di me. Ti lecco il viso, ti pulisco. Improvvisiamo un 69, tu di lato e io di lato a te, ho voglia di leccarti ancora. Provo vergogna, perché non riesco a stare senza di te, ne ho dipendenza, tu sei una dipendenza che ogni essere umano, associa alla droga.

Il Verso che Fa Tremare

“Ti strappo la maglietta… lecco i tuoi capezzoli consumati…”

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